Il tempo atmosferico ha dato
venia al 12° presepe vivente che si è svolto nell’area dell’Ex Ospedale del
Mugello a Luco di Mugello; una gradevole ambientazione, anche se abbandonata da
molti anni, rivissuta dalla gente per un pomeriggio intero!
Diversi stand sono stati allestiti grazie a varie associazioni locali, in gran parte legato a particolarità gastronomiche. Il primo spettacolo è stato dedicato ai bambini, per poi aspettare l’arrivo della tanto agognata Befana, che è arrivata, quest’anno, su una jeep militare, distribuendo ai più piccoli una piccola calza con cioccolatini e caramelle. Lo spettacolo “Le Profezie del Natale”, diretto da Giulio Colli ha atteso l’avvento della sera, quando sono state accese le fiaccole poste nel cortile.
Moltissimi i figuranti, in gran parte cittadini di Luco, che hanno impersonato i vari attori.
Uno show pieno di pathos che ha coinvolto sia attori che spettatori, nelle varie scene che hanno raccontato la storia della nascita di Gesù. Una ambientazione estremamente accurata con pozzo, carbonaia, luci, costumi, fiume, mulino etc che hanno ridato vita a questo magico, ma, allo stesso tempo, triste luogo del paese.
Tutto questo avviene ormai da 12 anni grazie al duro lavoro promosso dal Circolo MCL Don Dino Margheri e da un arduo lavoro degli abitanti.
Diversi stand sono stati allestiti grazie a varie associazioni locali, in gran parte legato a particolarità gastronomiche. Il primo spettacolo è stato dedicato ai bambini, per poi aspettare l’arrivo della tanto agognata Befana, che è arrivata, quest’anno, su una jeep militare, distribuendo ai più piccoli una piccola calza con cioccolatini e caramelle. Lo spettacolo “Le Profezie del Natale”, diretto da Giulio Colli ha atteso l’avvento della sera, quando sono state accese le fiaccole poste nel cortile.
Moltissimi i figuranti, in gran parte cittadini di Luco, che hanno impersonato i vari attori.
Uno show pieno di pathos che ha coinvolto sia attori che spettatori, nelle varie scene che hanno raccontato la storia della nascita di Gesù. Una ambientazione estremamente accurata con pozzo, carbonaia, luci, costumi, fiume, mulino etc che hanno ridato vita a questo magico, ma, allo stesso tempo, triste luogo del paese.
Tutto questo avviene ormai da 12 anni grazie al duro lavoro promosso dal Circolo MCL Don Dino Margheri e da un arduo lavoro degli abitanti.
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